FAGACEE  La famiglia delle Fagaceae riunisce unicamente piante legnose, distribuite nelle regioni temperate dell'Eurasia e delle Americhe con i generi Castanea, Quercus, Fagus e Nothofagus. Si tratta di una famiglia piuttosto primitiva che riunisce alcuni tra i principali alberi dei nostri boschi.
Il frutto è una noce provvista di una cupula, che può avvolgerla completamente (es. Castanea, Fagus) o solo
quercus virgiliana.jpg (27816 byte) nella parte apicale (es. Quercus). L'impollinazione è per lo più anemogama, ma è entomogama in Castanea.
L'importanza della famiglia risiede nella grande estensione e diffusione sulla terra di foreste, localizzate soprattutto nelle regioni temperate, in cui le fagacee sono le essenze dominanti. Molte specie sono, pertanto, largamente utilizzate per produrre legno e cellulosa.

Il Faggio (Fagus sylvatica) fg-foglia.GIF (23170 byte)è una tipica latifoglia di montagna, alta fino a 30-40 metri, di tronco dritto e cilindrico, con una chioma prima conica, poi ampia e densa, più o meno tondeggiante. Cresce nella zona superiore a quella delle querce e del castagno, cioè tra i 900 e i 1600 metri, dove forma sia faggete pure sia boschi in associazione con l'abete bianco.Negli Appennini occupa con gli abeti la fascia più elevata, mentre nelle Alpi precede in quota la fascia delle aghifoglie. Lo si trova comunque anche a quote inferiori (insieme a querce e castagni) e superiori: in alta montagna, dove deve sopportare il peso della neve, ha dimensioni ridotte. Piuttosto adattabile, teme però i venti secchi e ha bisogno di precipitazioni abbondanti (almeno 1000 mm annui). Il tronco,fg-tr.GIF (23121 byte) tanto più sottile quanto più fitta è la faggeta, ha una corteccia liscia, cinerina, spesso con licheni.Le foglie sono ovoidali con evidenti nervature, verde chiaro in primavera, verde scuro in estate, giallo oro e rosso rame in autunno, prima di cadere.I fiori, non molto visibili, appaiono con le foglie in aprile-maggio: quelli maschili sono riuniti in amenti. I frutti sono avvolti da un involucro spinoso (derivato dalla protezione del fiore femminile) che si apre in quattro spicchi.Ha un'ottima capacità pollonifera, e viene spesso allevato a ceduo per la produzione di carbone vegetale. Il legno serve anche ad affumicare prosciutti, salmoni, lingua ed aringhe, e ha poteri antisettici. Per distillazione del catrame del legno si ottiene il creosoto, un disinfettante delle vie respiratorie.

Il Castagno (Castanea sativa), castagnp.jpg (18739 byte)originario dell'Europa sud-orientale e diffuso artificialmente sin dall'antichità, è noto sia per la buona qualità del legno che per i suoi frutti.E' un albero deciduo, alto fino a 30 m, con chioma slargata e fusto a corteccia grigiastra, dapprima liscia, successivamente rugosa.Le foglie sono alterne, semplici, intere, grandi e coriacee, oblungo-lanceolate, acuminate all'apice, con margine dentato, color verde intenso nella pagina superiore, più chiare in quella inferiore, munite di un lungo picciolo.I frutti sono acheni (detti castagne) racchiusi, in numero di 1-3, nella cupola (riccio); il pericarpo è coriaceo, color marrone, lucido esternamente, peloso all'interno; ciascun frutto contiene un solo seme con cotiledoni molto voluminosi che costituiscono la parte commestibile. Il castagno in passato veniva largamente coltivato per il legname e per i gustosi semi. Esistono numerose varietà; tra quelle di maggior pregio citiamo i marroni, a frutti piuttosto grossi e pressoché privi di setti interni, particolarmente adatti per la preparazione di marrons glacés. Questa specie, poiché soggetta ad attacchi parassitari, come il "cancro corticale" (Endothia parasitica) e il "mal dell'inchiostro" (Phytophthora cambivora) che inesorabilmente ne causano la morte, viene sostituita con altre di origine asiatica.

Altre specie assai conosciute per il legname che da esse si ricava sono la rovere (Quercus petraea), la farnia (Q. robur), la roverella (Q. pubescens). Infine, una certa importanza riveste la raccolta del sughero, la corteccia della sughera (Quercus suber), attività praticata soprattutto nei paesi dell'Europa sud-occidentale (Portogallo, Spagna).